La Leggenda della Grande Gara

Un'antica leggenda narra che l'Imperatore di Giada, sovrano del Cielo, decise di creare un modo per misurare il tempo. Organizzò una grande gara per tutti gli animali del regno: i primi dodici che fossero riusciti ad attraversare un impetuoso fiume per raggiungerlo avrebbero guadagnato un posto eterno nello zodiaco, ognuno a guardia di un anno.

Il Topo, piccolo ma incredibilmente astuto, capì subito di non poter competere in velocità. Così, convinse il potente e generoso Bue a trasportarlo sulla sua schiena, promettendogli di cantare per lui durante il tragitto. Il Bue accettò e nuotò con forza. Proprio quando stava per toccare la riva opposta, il Topo, con un balzo fulmineo, saltò dalla sua testa e tagliò il traguardo per primo. Subito dopo arrivò il diligente Bue, seguito dalla coraggiosa e solitaria Tigre. Il Coniglio, agile e veloce, saltellava da una pietra all'altra, ma fu quasi travolto dalla corrente; si salvò aggrappandosi a un tronco galleggiante che lo portò a riva. Il Drago, pur potendo volare e vincere facilmente, si attardò per portare la pioggia a un villaggio in preda alla siccità, dimostrando la sua nobiltà e arrivando quinto. Poco dopo, si sentì un galoppo: era il Cavallo. Ma proprio sulla riva, il Serpente, che si era astutamente nascosto nel suo zoccolo, sgusciò fuori spaventandolo e soffiandogli il sesto posto. Arrivarono poi la Capra, la Scimmia e il Gallo, che avevano collaborato per costruire una zattera e attraversare il fiume insieme, dimostrando il valore del lavoro di squadra. Infine, arrivarono il Cane, che si era attardato per giocare nell'acqua fresca del fiume, e il Maiale, che lungo la via si era fermato per un lauto banchetto e si era concesso un pisolino. E così, l'ordine dei dodici segni fu stabilito per sempre.